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Inquinamento atmosferico: in che modo l’ambiente incide sull’ invecchiamento cutaneo?

Pensi che le modificazioni strutturali a cui la cute va incontro siano provocate soltanto dal passare del tempo? In realtà queste modificazioni scaturiscono da due forme di invecchiamento cutaneo: dall’ “invecchiamento intrinseco”, che è correlato da fattori genetici, e dall “invecchiamento estrinseco”, causato dall’interazione di fattori esterni, ovvero ambientali come smog e altre emissioni nocive. Ma quindi esiste una correlazione tra inquinamento e invecchiamento cutaneo? Scopriamolo insieme!

Cos’è l’invecchiamento cutaneo?

L’invecchiamento della pelle è un fenomeno naturale che riguarda tutti gli individui, seppur rappresenti un processo graduale e diverso per ognuno di noi: i tempi e le modalità dell’invecchiamento della cute dipendono strettamente da fattori genetici e da cattive abitudini di vita. Tutti noi conosciamo la causa principale: più avanza l’età più inevitabilmente continua questo processo biologico naturale, legato soprattutto alla perdita dell’elasticità dei tessuti e della riduzione dei livelli di acido ialuronico prodotto dall’organismo.

Ma siamo certi che non esista una correlazione tra inquinamento e invecchiamento cutaneo? Si tratta di un argomento poco discusso, eppure molti studi avanzati nel settore hanno dimostrato come l’inquinamento cutaneo svolga un ruolo fondamentale nel processo di degenerazione cutanea. Vediamo pertanto in che modo l’inquinamento atmosferico può incidere negativamente sulla bellezza della pelle, intaccando i tessuti e conferendo quel caratteristico aspetto stanco e appesantito. Continua a leggere se vuoi scoprire ulteriori dettagli sull’argomento.

Un fattore genetico o ambientale? La correlazione tra inquinamento e invecchiamento cutaneo
In passato si pensava che il rallentamento cellulare fosse determinato soprattutto dall’eredità genetica, soltanto negli ultimi anni è stato ampiamente dimostrato il contrario: il 60% dell’invecchiamento precoce della pelle è determinato dall’ambiente esterno, e solo per il 20% o 40% dai fattori genetici ed ereditari.
Le principali cause della comparsa precoce di rughe, pelle ispessita e macchie iperpigmentate è dovuta in larga parte a fattori esterni, anche se alcuni elementi derivanti da cattive abitudini di vita ne accelerano il processo. In particolare stress, alimentazione scorretta, fumo, abuso di alcool e raggi infrarossi, sono fattori che determinano un’accelerazione dei processi naturali di invecchiamento.

L’inquinamento ambientale può favorire lo sviluppo di un processo di infiammazione cronica subclinica (o inflamm-aging), che aggrava ulteriormente i segni tipici dell’invecchiamento cutaneo. È stato scientificamente dimostrato, da diversi studi nel settore, che lo stress ossidativo della pelle, provocato in primis dalla produzione di radicali liberi dell’ossigeno, è scatenato in particolar modo dall’interazione degli agenti atmosferici dell’inquinamento con la cute, per via dell’incapacità dei sistemi endogeni di impedire i loro effetti lesivi.

Quali sono gli effetti dell’inquinamento sulla nostra pelle?

Oggi giorno il mondo è in continuo cambiamento e il nostro corpo, ma soprattutto la pelle, è continuamente esposto a numerose aggressioni chimico-fisiche causate dall’inquinamento atmosferico.
La ricerca scientifica, nel corso di questi ultimi anni, ha avuto modo di valutare gli effetti derivanti dall’esposizione a fattori ambientali negativi e ha messo in rilievo come siano in grado di impoverire la pelle causando alcuni inestetismi cutanei, come:

  • irritazioni o abrasioni del derma
  • invecchiamento cutaneo precoce
  • discromie cutanee
  • ipersensibilità cutanea
  • decolorazione e secchezza cutanea
  • sensazione di pelle “stanca”, che tira
  • perdita di luminosità, tono ed elasticità e comparsa di lassità.

L’inquinamento ambientale è dunque uno dei principali fattori di invecchiamento cutaneo precoce. Gli effetti nocivi di queste sostanze chimiche non si ripercuotono solo sulla salute, ma anche sulla bellezza della nostra pelle. Elettrosmog, CO2, raggi UV, infrarossi, blue light, buco dell’ozono ed effetto serra sono costantemente presenti nella nostra vita quotidiana, saperlo è importante per contrastare il più possibile gli effetti.

Di primaria importanza è l’utilizzo di trattamenti protettivi della cute contro gli effetti nocivi dell’inquinamento e dei danni ambientali. Cerchiamo di capirne di più.

La cute: la prima difesa contro i fattori esterni

La principale protezione contro i danni ambientali causati dall’inquinamento arriva in primis dalla cute, che tramite il suo strato corneo riesce a produrre un vero e proprio schermo di difesa in grado di bloccare immediatamente gli effetti nocivi.

Questa particolare azione benefica che la pelle è in grado di esercitare contro i fattori esterni non è tuttavia illimitata o sufficiente, ma può essere anzi compromessa dalle continue esposizioni agli stessi agenti inquinanti. L’integrità dello strato corneo, con il passare del tempo, si può compromettere, indebolendo la barriera naturale della cute ed esponendola a un maggiore rischio.

Per contrastare gli effetti negativi degli agenti atmosferici è necessario integrare nella propria beauty routine quotidiana dei prodotti capaci di potenziare la barriera naturale della pelle, contrastare l’interazione del derma con l’inquinamento e restituire tono e luce alla cute. Un importante aiuto deriva dunque dall’uso di integratori per la pelle, oli per il contorno occhi e di creme viso dotate di un adeguato filtro di protezione solare.

Rimedi contro l’invecchiamento cutane derivante dall’inquinamento atmosferico

La prima regola da osservare è una quotidiana detergenza, che deve essere effettuata sia la mattina che la sera, con i prodotti giusti: la pelle non basta per eliminare le impurità ed è consigliabile scegliere prodotti mirati, considerando che il sapone comune potrebbe irritare la cute. Inoltre, è importante proteggere la cute tutti i giorni con filtri solari, che siano in grado di fare da schermo ai raggi UVA E UVB, oltre che agli infrarossi.

La seconda regola importante è quella di rinforzare la barriera cutanea tutti i giorni, utilizzando cosmetici dotati di una composizione a base di lipidi ceramidi, capaci di agevolare la riparazione della barriera cutanea e potenziare le difese naturali della pelle.

Infine, non per importanza, è opportuno integrare nella propria alimentazione l’assunzione di integratori nutricosmetici per il benessere della pelle che, agendo dall’interno, favoriscono il trofismo e la funzionalità della pelle e contribuiscono a mantenere il tono normale.

Inquinamento atmosferico e invecchiamento cutaneo: conclusione

Da quanto suddetto si evince che la correlazione tra inquinamento e invecchiamento cutaneo precoce è ormai accertato, pensare di contrastare questo fenomeno senza l’uso di prodotti mirati è sbagliato, è anzi necessario prendersi cura della propria pelle quotidianamente, per prevenire gli effetti tipici provocati dall’inquinamento ambientale.

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