Cos’è la biodisponibilità e perché è importante negli integratori nutricosmetici?
Scegliere un integratore non è semplice poiché sono tanti i fattori di riferimento che possono indicare la sua efficacia. Nello specifico, la biodisponibilità è sicuramente l’indice che meglio permette di comprendere la funzionalità di un prodotto in relazione al suo contenuto. Quando si parla di biodisponibilità e integratori si indica la velocità con cui quest’ultimo viene assorbito dall’organismo.
Comprendere il significato di biodisponibile non è difficile come sembra, funziona proprio come gli alimenti, vengono assorbiti solo dopo che sono stati digeriti dall’intestino. Così funziona per gli integratori: questi iniziano a funzionare solo quando principi attivi, vitamine o minerali che contengono raggiungono il luogo all’interno del corpo dove saranno utilizzati. Vediamo meglio cosa significa biodisponibilità e cosa comporta nella scelta degli integratori migliori per il benessere e la bellezza della pelle.
Come funziona la biodisponibilità
Quando assumi un integratore, questo segue lo stesso percorso del cibo all’interno del corpo umano. Qualunque sia il suo formato, il prodotto passa attraverso la bocca, viene spedito verso l’intestino e attraverso la parete intestinale raggiungerà l’organo a cui la sua azione è diretta. In sintesi, possiamo dire che se l’integratore non raggiunge il punto dove deve agire non avrà alcun effetto sull’organismo.
Più veloce riesce a compiere questo percorso prima si vedranno gli effetti, ecco quindi perché è importante scegliere la forma integrativa più adatta alle proprie necessità. Alcuni integratori non hanno alcun effetto proprio perché non vengono assorbiti interamente dall’organismo.
La biodisponibilità quindi, dipende da due fattori principali: la composizione dell’integratore e l’organismo che lo assume. Inoltre, non bisogna trascurare l’interazione tra le sostanze che può avere un effetto importante sulla velocità di assorbimento.
I fattori da cui dipende la biodisponibilità di un integratore
La biodisponibilità degli integratori può essere influenzata da una serie di fattori, tra cui:
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- La qualità delle sostanze contenute al suo interno, principi attivi e vitamine hanno una velocità di assorbimento differente. Inoltre, materie prime e attivi di alta qualità vengono assorbite meglio dall’organismo specie se sono soggette a minori trattamenti che ne modificano la struttura.
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- L’interazione tra le sostanze che possono essere contenute all’interno degli integratori, basti pensare che i minerali come il calcio vengono assorbiti al meglio se assunti insieme alla vitamina D poiché riescono a veicolarsi a vicenda dimezzando i tempi necessari affinché riescano ad avere effetto sul corpo.
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- La formulazione e il formato dell’integratore, alcune forme nutritive vengono assorbite meglio di altre.
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- L’assunzione durante i pasti, i nutrienti liposolubili (come la vitamina D, ad esempio) vengono assorbiti meglio se assunti con un pasto, poiché conterranno un parte grassa che aiuterà l’assorbimento.
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- Le interazioni con altre sostanze nell’organismo, ad esempio, gli integratori di calcio rendono più difficile l’assorbimento del ferro, quindi è importante attendere due ore tra l’assunzione di calcio e ferro.
L’assunzione di nutrienti compatibili o che predispongono l’organismo a un più veloce assorbimento può aumentare la biodisponibilità dell’integratore che sortirà i suoi benefici in maniera più celere.
Biodisponibilità e integratori: quanto conta il corpo umano
Per quanto un integratore possa essere biodisponibile, la sua azione dipenderà senza dubbio anche dalle condizioni dell’organismo che lo assume. Nello specifico, ogni essere umano è diverso dall’altro, quindi assorbirà gli integratori in maniera differenti. Tra i primi fattori che rendono diversa l’efficacia di un integratore ci sono sicuramente l’età e il sesso. Non bisogna trascurare poi lo stato di salute generale e nello specifico quello dell’apparato intestinale.
Le condizioni di chi assume l’integratore sono davvero importanti per scegliere quello che regala i suoi benefici nel minor tempo possibile. Ma questi non sono gli unici parametri di cui tener conto. A volte nemmeno si prende in considerazione l’ora del giorno in cui si assume l’integratore, ma questo può fare davvero la differenza: di mattina il corpo è più recettivo.
Ulteriore discriminante è data dall’assunzione dell’integratore a stomaco pieno o vuoto. Questa è una variabile che può rallentare o velocizzare l’efficacia del prodotto perché in relazione ad alcuni alimenti, l’integratore può essere veicolato al meglio. Tra i fattori interni ed esterni che influiscono sulla biodisponibilità, è quindi importante selezionare anche gli alimenti e le bevande che li potenziano e quelli che invece ne rallentano gli effetti.
Biodisponibilità e integratori, come influisce sull’alimentazione
A prescindere dalla dieta seguita, integrare l’alimentazione con le sostanze giuste è fondamentale per avere il giusto apporto di vitamine, minerali e quant’altro è necessario per coltivare la bellezza e il benessere naturale. Soprattutto quando si segue una dieta plant-based è opportuno integrare il giusto apporto di proteine, vitamine e minerali in base alla quantità e qualità degli alimenti consumati. In questo modo, l’organismo avrà le energie necessarie per funzionare al meglio, supportandolo proprio in quelle zone dove potrebbe esserci una carenza più marcata.
Per beneficiare al meglio degli effetti positivi degli integratori è quindi necessario comprendere bene quali sono le combinazioni che funzionano meglio. La sinergia dei vari attivi in nutraceutica e cosmeceutica è importantissima, poiché oltre a favorire un più celere assorbimento delle sostanze, regala anche benefici all’intero organismo.
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